Garanzia dell’approvvigionamento d’energia nonostante i debiti?!

Energia e canone d’affitto hanno priorità nel bilancio?!

Pagare luce e gas è più importante che ammortizzare i debiti (anche se l’agenzia d’incasso, magari, fa pressione ...)! Debiti per energia mettono in pericolo la Vostra esistenza, perché, come ultima conseguenza, viene comminata l’interruzione del rifornimento energetico e la disdetta del contratto! Prendete pertanto cura, nel Vostro proprio interesse, che energia e affitto vengano pagati regolarmente in anticipo.

Installate presso la Vostra banca un mandato continuativo o fate trasferire tramite bonifico la somma forfettaria d’energia direttamente sul conto dell’ente per l’approvvigionamento d’energia tramite ARGE/Ufficio Sociale.

In caso di arretrati nel pagamento, la Vostra impresa per l’approvvigionamento d‘energia (EVU) non può semplicemente, da un giorno all’altro, cessare il rifornimento, ma devono essere rispettate le seguenti condizioni per procedere allo slaccio:

  • Sollecito: L‘impresa EVU deve aver, già in precedenza, invitato al pagamento degli arretrati.
  • Minaccia del blocco: Il blocco del rifornimento dev’essere stato comminato (senza forma). (ciò avviene, di regola, allo stesso tempo con il sollecito, il che è lecito)
  • Termine successivo di 4 settimane: A partire dal ricevimento della comminazione del blocco devono essere trascorse 4 settimane.
  • Preavviso del blocco: L’inizio del blocco dev’essere di nuovo avvisato almeno 3 giorni lavorativi in anticipo.
  • Gli arretrati devono essere pari ad almeno 100 EUR (nel caso di rifornimento energia elettrica).

a) Pattuite la dilazione o il pagamento a rate!

Se è prevedibile che non potrete pagare puntualmente la Vostra forfettaria corrente oppure l’importo residuo del Vostro conteggio annuo, dovreste informare la Vostra agenzia d’approvvigionamento energetico senza indugio, spiegando i motivi della Vostra stretta temporanea nel pagamento. Molti enti per il rifornimento energetico hanno comprensione e accettano il pagamento a rate per il conteggio annuo. Facendo così, gli arretrati provenienti dall’anno passato, dovranno essere pagati al più tardi entro il prossimo conteggio annuo.

Eventualmente è possibile il pagamento una tantum da indennità per ferie, Natale o rimborso da imposte.

b) Informate l’agenzia sulle gravi conseguenze del blocco d‘energia!

Il rifornimento non potrà essere cessato, se gli svantaggi del blocco – in proporzione ai Vostri arretrati di pagamento - sono particolarmente gravi. Normalmente, l’agenzia EVU dovrebbe prendere in considerazione da sola le conseguenze, ma Vi conviene informarVi autonomamente e immediatamente sugli svantaggi e sulle strette imminenti.

Esempi: è in pericolo l‘assistenza a piccoli bambini, persone ammalate, disabili o anziane; comminazione di danni alla salute per mancanza di riscaldamento, dialisi a domicilio, apparecchi per la respirazione; pericolo per la base esistenziale (es. lavoro domiciliare; tesi per esame).

Ma: Anche se sussistono motivi di questo tipo, in futuro si dovrà effettuare il pagamento in acconto mensile, altrimenti può essere imminente, infine, il blocco del rifornimento!

c) Dimostrate che in futuro siete in grado di pagare!

Non è lecito il blocco di rifornimento anche se Voi, in qualità di cliente, potrete dimostrare in maniera credibile, che tutti gli arretrati saranno pagati. A tal proposito rivolgeteVi immediatamente all’Ufficio Sociale del Vostro comune per richiedere l’assunzione dei debiti d’energia, sotto la forma di un prestito. Base giuridica di ciò è l’articolo 36 del Codice Sociale tedesco,SGB XII, che ha l’obiettivo di evitare la perdita della casa/dell’appartamento. L’interruzione dell’approvvigionamento è riconosciuta come „situazione d’emergenza paragonabile“.

Se ricevete indennità di disoccupazione II (Hartz IV), informateVi con il Vostro interlocutore al Jobcenter sull’imminente blocco di energia. Richiedete là l’assunzione degli arretrati come prestito (se necessario, un’altra volta). La base giuridica è l’art. 22 comma 8 del codice sociale II. Per il rimborso del prestito, dal Vostro futuro tasso normale dell’indennità di disoccupazione II sarà ritenuto il 10% (art. 42a c. 2 SGB II).

L’ufficio sociale verificherà se è imminente una situazione d’emergenza in tale senso (es. piccolo bambino, appartamento senza riscaldamento nell‘inverno) e i motivi degli arretrati nel pagamento dell’energia.

Attenzione: Girate all’agenzia EVU una copia della Vostra domanda per assunzione dei Vostri debiti d‘energia!

Non appena gli arretrati saranno pagati, il rifornimento d’energia dovrà essere riattivato immediatamente. Tuttavia, dovete pagare una somma forfettaria per il blocco e per la riattivazione del rifornimento. In aggiunta, l’agenzia EVU può richiedere una cauzione.

Un’alternativa può essere il rifornimento contro pagamento anticipato, sotto la forma di un contatore prepaid (cosiddetto sistema elettronico di pagamento anticipato).

 

Se non siete in grado di pagare gli arretrati e se l’ufficio sociale non assume i debiti dovuti al rifornimento d’energia, stipulare un contratto con un nuovo rifornitore d’energia può essere una via di scampo. Per il nuovo rifornitore Voi dovete essere ricollegati alla rete. Tuttavia, alcune agenzie stipulano un nuovo contratto soltanto previa informazione positiva SCHUFA (tutela della sicurezza dei crediti). In più ci vuole più di un mese solare fino al primo rifornimento – con fattura – mediante il nuovo rifornitore EVU.

Attenzione: Nel singolo caso, può essere di vantaggio cambiare l’agenzia di rifornimento energetico. Tuttavia, se anche al nuovo rifornitore non si paga il bollo, può comminare una denuncia penale per truffa!